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LA NATURA È SOTTO PRESSIONE, MA NON PER COLPA DELLA CACCIA:



Malgrado una presentazione da parte della Commissione Europea che può essere fuorviante, la dimostrazione di questa affermazione è nel Report UE sullo Stato della Natura sul quale la commissione stessa si basa
Roma, 18 febbraio 2021 – La caccia viene spesso presentata dagli organi di stampa come causa della perdita di specie e del deterioramento degli habitat. Una conclusione sbagliata che può derivare anche dall'ultimo Rapporto sullo Stato della Natura dell'UE in cui i dati sono presentati in modo fuorviante e le grafiche includono titoli e immagini di cacciatori anche quando si fa riferimento ad altre attività.
Fortunatamente, la fonte della relazione sullo Stato della natura dell'UE è facilmente accessibile e chiunque si può rendere conto che la realtà è un’altra.
Analizzando più da vicino le cifre, la situazione appare molto diversa. La caccia rappresenta solo lo 0,66% di tutte le minacce e pressioni sulla Natura riportate.
In altre parole, gli Stati membri hanno indicato la caccia come una pressione di alto livello per le specie e gli habitat in meno dell'1% dei casi.
L’incidenza percentuale della caccia rispetto a tutte le pressioni segnalate dagli Stati membri varia a seconda degli elementi selezionati. Le seguenti categorie sono molto rivelatrici:
Nei dati raccolti dagli Stati membri, le pressioni e le minacce sulla natura sono strutturate in due livelli gerarchici. Agricoltura, silvicoltura o cambiamento climatico sono al primo livello, mentre la caccia è una delle tante sottocategorie incluse nella definizione “sfruttamento delle specie”.
Sebbene non sia del tutto chiaro come si raggiunga la cifra del 18% relativa all'”uccisione e alla caccia illegali”, i dati mostrano che per gli uccelli la caccia rappresenta complessivamente solo il 2,58%.